"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Gli Articoli di Aldo:

FIDO CANE FEDELE - 50 ANNI DI RICORDI (2010-02-07)

Leggendo il servizio giornalistico sul cane Fido, tratto da Repubblica, relativo al film 'Hachiko, il migliore amico' con il noto attore Richard Gere, dove la trama della pellicola racconta che un cane, una volta scomparso il padrone lo attese per dieci anni alla stazione, puntuale come sempre alle ore 15, fa rivivere appunto la storia del cane mugellano. Tutto iniziò nel 1953 quando Amilcare Giovannini (1914-1982), noto giornalista e scrittore, portò a conoscenza sulla cronaca locale de 'La Nazione', di cui era collaboratore dal Mugello, questa incredibile storia che gli era stata raccontata da alcuni amici di Luco di Mugello, la piccola frazione di Borgo San Lorenzo, dove iniziò questa piccola-grande storia di fedeltà dell'animale verso l'uomo. Questo uomo era Carlo Soriani, che lo raccolse piccolo, abbandonato e ferito, morto nel terribile bombardamento aereo del 30 dicembre 1943, quando un nugolo di bombe dei B/25 alleati distrusse una parte della cittadina mugellana causando 109 morti; fra questi anche il nostro Carlo Soriani all'epoca operaio alle Fornaci di laterizi Brunori di Borgo San Lorenzo. Fido, com'è noto, lo attendeva sempre nella piazzetta di Luco e quando arrivava la corriera ci saliva sopra e questo per tanti anni; la sua fedeltà emozionava e faceva commuovere tutti. Gli articoli di Amilcare Giovannini su 'La Nazione' travalicarono il Mugello, la Toscana, l'Italia, arrivando in Europa e quando (1957) venne inaugurato il monumento in ceramica dello scultore Salvatore Cipolla (venne spaccato dai soliti imbecilli e fu rifatto in bronzo), tutti i giornali parlarono di questo evento e quel giorno restò memorabile nell'immaginario collettivo di tutti. Fido in braccio alla vedova di Carlo Soriani, il sindaco Graziani, Amilcare Giovannini, lo scultore Salvatore Cipolla, tante autorità civili, amministrative, militari e religiose, i bambini delle scuole elementari, moltissimi giornalisti di grandi testate italiane ed estere erano presenti a questa cerimonia. Fido si pose all'attenzione mondiale: un cane, un bastardo, fedele fino all'ultimo. In Olanda un grande scrittore, Peter Van Steel, scrisse la storia nel maggiore quotidiano di Amsterdam, così uno scrittore di Parigi, Jean Marie Còlaudes, addirittura in Giappone gli dedicarono un ampio spazio sia sui giornali che nelle reti televisive. Quando lo trovarono morente sul ciglio della strada vicino al cimitero, mentre andava nella piazzetta ad attendere il padrone, si chiudeva per sempre una parentesi di amore e di fedeltà. In questo contesto vogliamo allegare a questo ricordo alcune immagini e ricordi inediti di Fido, perché a distanza di oltre mezzo secolo, le gesta del bastardo, hanno ancora i presupposti, purtroppo scomparsi, di insegnare e di imparare alti valori. (Aldo Giovannini)