"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Gli Articoli di Aldo:

Don Giotto Ulivi, un eroe risorgimentale dal Mugello (2012-10-24)

In queste celebrazioni risorgimentali, che abbiamo cercato di seguire in tutte le sue sfaccettature sia nel capoluogo mugellano, che in altri paesi ed abitati mugellani, non parchi di rievocazioni, cerimonie, manifestazioni, concerti, incontri ed altro, questa volta dissertiamo su un grande eroe risorgimentale come fu Giotto Ulivi a cui è stato dedicato un importante plesso scolastico di Borgo San lorenzo: Il Liceo 'Giotto Ulivi'. Se tutta, o quasi, la storia di questo piccolo-grande sacerdote e scienziato d'apicultura è inserita nelle pagine del mensile mugellano, vogliamo brevemente ricordare agli utenti una breve biografia: - Giotto Ulivi, anzi don Giotto Ulivi, parroco a Sant'Andrea a Gricignano, una chiesetta ora soppressa che si trovava sopra una vaga collinetta fra l'abitato delle Salaiole e Viterete, in comune di Borgo San Lorenzo, e quindi fino alla morte Pievano di di San Lorenzo a Campi Bisenzio, nacque da una vecchia ed agiata famiglia borghigiana ( il padre era un valente medico condotto), il 5 aprile del 1820 in via Mazzini (l'antica Malacoda), proprio a pochi metri dalla trecentesca Porta Fiorentina . Al di là di una precisa scelta religiosa, fin dalla giovinezza don Giotto Ulivi si dedicò completamente allo studio e alla cultura delle api, divenendo in pochi anni un valentissimo ed appassionato cultore e teorico di 'apilcultura' scrivendo numerosi saggi, fondando addirittura una Accademia Apistica con il Crivelli, il Visconti e il Dubini. Ma don Giotto Ulivi fu anche un prete di idee liberarli ( come il suo amico e conterraneo don Lino Chini, lo storico per antonomasia del Mugello), idee che lo portarono ad essere incarcerato per oltre sette mesi a Firenze, insieme ad un gruppetto di 'carbonari' borghighiani e mugellani, sorpresi dalla gendarmeria granducale, mentre tramavano nella cantina dell'antica Farmacia-Spezieria Bandini in via del Canto. La sua storia si allunga notevolmente, ma come sopra scritto per gli amanti della storia risorgimentale locale, siamo semplicemente ad abbreviare momenti significativi di personaggi straordinari del nostro risorgimento.

(Aldo Giovannini)