"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
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COMMEMORATO A PRATO IL DOTT. GUGLIELMO SANGUINETTI (2015-04-30)



I borghigiani e i mugellani presenti nello splendido scenario dell'antico Conservatorio San Niccolò a Prato, hanno senza dubbio trovato un senso di orgoglio, poichè in occasione del grande raduno dei Gruppi di Preghiera di "Padre Pio" della Toscana, fra le altre cose è stato ricordato e commemorato il dott. Guglielmo Sanguinetti (Parma 1894 – San Giovanni Rotondo 1954), per oltre 25 anni medico condotto del comune di Borgo San Lorenzo. Infatti erano presenti le autorità municipali con l'assessore alla Cultura Cristina Becchi con il gonfalone, i confratelli della Misericordia con il Provveditore Umberto Banchi e il gonfalone, i donatori del Gruppo di Sangue Fratres con il gonfalone e i componenti del Gruppo Unitalsi con il gonfalone, oltre a qualche borghigiano giunto in forma privata per testimoniare ed essere presente in un momento storico della propria cittadina. Prima di descrivere la cronaca ecco brevemente una biografia del dott. Guglielmo Sanguinetti, che scrivemmo alcuni anni orsono su un settimanale mugellano e che è stato riportata in un libro stampato per questa significativa occasione, oltre ad un bel ricordo del maestro Riccardo Bartolini. " – Nato a Parma nel 1894, medico condotto prima di Ronta e successivamente di Borgo San Lorenzo, fra gli anni ‘20, '30 e '40, impersonava la generosità e la competenza, l'altruismo e la capacità professionale. Di fronte ad una popolazione credente e religiosa, agli occhi di tanti, il "dottore" aveva un difetto – se così si vuol dire – quello cioè di essere ateo, miscredente, anticlericale all'osso, il classico "mangiapreti". Un giorno la fedele compagna della sua vita, la signora Emilia Spilmann, una donna amabile e dolcissima (si erano conosciuti sui banchi dell'Università di Roma), manifestò il desiderio di conoscere Padre Pio. Sanguinetti non ne voleva sapere, ma poi dietro l'insistenza della moglie, anche se a malincuore, acconsentì. Il lungo viaggio con la sua Balilla tre marce, l'arrivo a San Giovanni Rotondo, l'incontro con Padre Pio e di sfuggita lo scambio di poche parole. Tornò a Borgo completamente trasformato, una conversione totale. Anche i suoi più intimi amici sbarravano gli occhi; il Sanguinetti folgorato da un frate! Lasciò tutto e tutti, agi e beni, e nel 1946 con accanto la fedele compagna, ripartì verso San Giovanni Rotondo, mettendosi a completa disposizione per la costruzione del monumentale ospedale della Casa Sollievo della sofferenza -". La cronaca di questa intensa giornata pratese è iniziata la mattina nella Cattedrale di Santo Stefano con la benedizione dei malati, poi nel pomeriggio ecco la commemorazione del dott. Guglielmo Sanguinetti all'interno dello stupendo "Conservatorio San Niccolò"; al tavolo della presidenza erano presenti Padre Luciano Lotti, l'assessore alla cultura del comune di Borgo San Lorenzo Cristina Becchi, il dott. Domenico Crupi Vice Presidente e Direttore Generale della "Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza", l'assessore del Comune di Prato Luigi Biancalani e il consigliere Nazionale delle Confraternite di Misericordia d'Italia Paolo Nencioni. Dopo il saluto del Prefetto di Prato Maria Laura Simonetti, del Governatore della Misericordia di Prato Maria Petrà, dell'assessore Biancalani e da don Francesco Bazzoffi (già cappellano della Pieve di Borgo San Lorenzo), Coordinatore Regionale dei Gruppi di Preghiera della Toscana, l'assessore Becchi molto commossa ha ricordato questa figura di medico borghigiano ringraziando coloro che in questa occasione lo hanno voluto commemorare e ricordare, così come ha fatto Padre Lotti e non per ultimo anche Nencioni nella sua prolusione dell'attività delle Misericordie su tutto il territorio nazionale, per terminare al ricordo emozionante del Provveditore della Misericordia di Borgo San Lorenzo Umberto Banchi, visto che Sanguinetti era medico ed amico della sua famiglia. L'intervento del dott. Crupi, è stato molto ampio, lungo, circostanziato, meticoloso, e non poteva esser diversamente, perché al di là del ricordo e dell'opera di Sanguinetti accanto a Padre Pio (quanti episodi, quante cose siamo venuti a conoscenza), la storia della monumentale Casa Sollievo della Sofferenza, uno degli ospedali più moderni, più efficienti, più attivi d'Italia e d'Europa, (nonostante stupide illazioni dei soliti "giornaloni" per gettare fango sulla religiosità e sulla cristianità che pervade questa incredibile opera sanitaria), la storia di questo ospedale dicevamo non poteva esser spiegata in poche parole e il dott. Crupi in questo è stato perfetto, esauriente, bravissimo. Durante il suo intervento nessuno ha battuto ciglio. Dopo diciamo la parte laica al Conservatorio San Niccolò, la giornata si è conclusa nella Basilica di San Domenico, dove alla presenza di oltre seicento persone, (presenti fra gli altri alcune personalità amministrative e istituzionali e il Questore di Prato Dott. Filippo Ceruli), Padre Carlo Maria Laborde, segretario generale dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio ha celebrato la Santa Messa. Vogliamo ringraziare attraverso le colonne del Sito Web OK!Mugello la gentile Signora Manuela Nencini, coordinatrice diocesana dei Gruppi di Preghiera di Padre Pio, prima per averci informato di questi simposio e successivamente invitati alla cerimonia. Una giornata davvero indimenticabile. Speriamo che un giorno anche Borgo San Lorenzo possa organizzare un qualcosa nel ricordo di questo straordinario personaggio, il quale dopo aver servito il Mugello per 25 anni, è andato a San Giovanni Rotondo accanto a Padre Pio per innalzare una delle più grandi "eccellenze" sanitarie d'Italia. Terminiamo con uno scritto del dott. Guglielmo Sanguinetti pochi giorni prima della sua improvvisa scomparsa:"-Casa Sollievo della sofferenza, quattro parole, che già hanno raggiunto, i più lontani confini del mondo, che hanno già fatto fremere di commozione e di speranza, gli uomini più vicini e lontani. Le parole sante infatti non conoscono spazi, non conoscono distanze, non conoscono differenze, di razza o di linguaggi: sono sgorgate dalla purezza di un Cuore e volano attraverso gli spazi sulle ali irresistibili ed eterne dell'Amore che le ha dettate -". Che grande Uomo ha avuto Borgo San Lorenzo nella prima metà del ‘900. (Aldo Giovannini)