"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Titolo: Scrivere dall'Appennino
pubblicato il: 19/08/2016



Considero un grande privilegio vivere sull'Appennino.
La bellezza dei cieli e dei paesaggi, il silenzio (a parte i giorni in cui arrivano i moto-scatenati), i suoni della natura, i tempi rallentati… condizioni ideali per riflettere e per scrivere.
Da quando abito qui mi è tornata la passione per scrivere.
Da quando sono diventata nonna scrivo per bambini e ragazzi.
Scrivo su temi scomodi, come la vecchiaia, la morte e il sesso.
La mia nipotina più grande mi rimprovera : ma insomma, nonna, non potevi trovare degli argomenti più attraenti? Non potevi scrivere dei libri tipo Harry Potter?
Libri tipo Harry Potter ce ne sono tanti, e poi io non sarei capace di scriverli.
Sono invece capace di sentire il disagio e spesso lo smarrimento di tanti bambini di fronte alle reticenze di genitori, nonni e insegnanti su temi così importanti e ineludibili.
La morte fa parte della vita, così come la sessualità.
Non bisognerebbe aspettare che accada una morte, magari tragica. Bisognerebbe iniziare a parlare della morte già alla scuola materna, nei modi e coi linguaggi adatti a questa età.
Per i più piccoli la favola, la metafora, l'osservazione della natura. Se contattano questa realtà da piccoli diventa una cosa naturale, e ne avranno molto meno paura.
La Storia dell'usignolo Trillo (Aracne, 2013) è appunto una storia molto semplice e dolce dove la realtà dell'invecchiare e del morire viene presentata nel mondo degli uccellini e nel contesto dei cicli della natura. Importante, per questa età, la presenza delle immagini, che per questo libro sono state create dalla pittrice Mirella Tomasini, con grande grazia e poesia.
Ancora più urgente affrontare con i bambini il tema della sessualità.
La scarsa attenzione che riceve l'educazione sessuale nella nostra scuola, l'imbarazzo di molti genitori, le distorsioni e le strumentalizzazioni che dilagano sui media causano sofferenza e disagio ai ragazzi, che molto spesso vengono lasciati soli dagli adulti di fronte a qualcosa che li riguarda così da vicino e che li tocca nel corpo, negli impulsi, nei desideri e nelle emozioni.
Dal rammarico per tutto questo e dal mio affetto per i ragazzi è nato il primo volume di
E tu, nonna, che ne sai del sesso? (Albatros 2014), un dialogo fra una nonna e tre nipotini, adatto per bambini dai 6 ai 10 anni, ma anche molto utile a genitori, nonni, insegnanti che non trovano le parole per dirlo… Anche questo ricco di illustrazioni molto eloquenti e toccanti. Attraverso le illustrazioni (molte delle quali della stessa pittrice) ho voluto ribadire quella nota di bellezza che cerco di far risuonare in tutto il libro, pur non rinunciando a sottolineare i rischi, le distorsioni e le strumentalizzazioni del sesso. Bisogna ridare incanto, siamo tutti – inclusi i bambini – troppo disincantati in questo momento storico e culturale.
Il secondo volume, per adolescenti, uscirà a breve.
Da questi libri sono nati anche incontri nelle scuole primarie della zona, piccole semine ma sicuramente utili, visto l'entusiasmo con cui sono stata accolta dai bambini.

Mariella Lancia