"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Titolo: L’ANSIA E LE CONSEGUENZE DELL’IPERSTIMOLAZIONE AL PERICOLO
pubblicato il: 14/04/2020



Il nostro cervello ha una zona particolare che in base allecircostanze tende ad escludere delle informazioni e a mettere in evidenza dellealtre dandole più rilevanza.

Ad esempio se hai comprato una macchina nuova o pensi dicomprarla ti accorgi di vederla dappertutto…ma non è che in realtà ce ne sonodi più, semplicemente le noti di più. Ora ,tutto questo perché il nostrocervello, e in particolare il RAS(Sistema di Attivazione Reticolare) è deputato a selezionare solo alcuneinformazioni tra le tante che riceviamo. Se questo non accadesse avremmo unintasamento di informazioni che ci manderebbe in blocco. Questa zona delcervello quindi seleziona cosa mandare ai centri cerebrali superioriamplificando  l’informazione verso altricentri corticali e subcorticali collegati all’attenzione. Questo porta adescludere altre informazioni provenienti dall’ambiente , dando a volte la falsasensazione che quelle informazioni scelte siano predominanti rispetto allealtre…ma semplicemente non sono le più numerose bensì quelle ritenute più importanti.

 In questi giorni, ilnostro RAS codifica soprattutto le informazioni legate al pericolo e quindi perun meccanismo di sopravvivenza è centrato nel trovare il pericolo per tentaredi evitarlo. Ma questo crea un corto circuito perchè esclude dalla coscienzatutto quello che non è pericoloso e che potrebbe invece darci un quadro di realtàpiù completo e forse meno spaventoso. Ad esempio questo accade se mi concentrosolo sul numero dei decessi e non su quelli realmente solo da covid….se mi concentrosolo sulle città più coinvolte e non su le altre dove il covid non ha uneffetto considerato pericoloso rispetto ad altre patologie…Quindi si crea uncorto circuito  emozionale in cui vedosolo il pericolo, il pericolo mi crea ansiache mi spinge a ricercare le informazioni ritenute minacciose per avere unsenso di controllo. Percepire solo il pericolo però mi metterà più ansia  e così via. E’ come se mi trovassi  sospeso  su un burrone e continuo a guardare il burronesenza spostare lo sguardo ad un ramo dove posso attaccarmi o ad un basamento inroccia dove poter scivolare senza cadere nel burrone…Quindi la soluzione piùpratica consiste nel spostare lo sguardo anche su altre informazioni più ampie relativeal covid o ad altri aspetti della nostra vita in modo da abbassare l’ansia.

 Se questo non dovesseessere sufficiente è importante agire sull’ansia attraverso strumenti cometecniche di rilassamento o un colloquio con uno psicoterapeuta anche attraversovideocall nel caso ci fossero impedimenti negli spostamenti.

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