"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Gli Articoli di Aldo:

TORNATA A CASA LA MADONNINA DI GIOTTO (2016-01-19)



Come i tanti lettori ricorderanno (l’articolo fu cliccato da centinaia di lettori con moltissime condivisioni), pubblicammo su OK!Mugello martedì 25 agosto 2015, ”La Madonnina con Bambino” (anche se quest’ultimo è visualizzato solamente dal braccio), opera giovanile di Giotto, collocata ormai da venti anni nella Pieve di Borgo San Lorenzo, posta in un teca climatizzata a cura di una Ditta specializzata sotto la supervisione della Sovrintendenza e in modo specifico dalla dott.ssa Maria Pia Zaccheddu, partì alla volta di Milano presso il Palazzo Reale e che sarà collocata in una rassegna internazionale intitolata “ Giotto, l’Italia — da Assisi a Milano” che venne inaugurata martedì 1 settembre 2015, in occasione della Fiera Internazionale Expo di Milano. Ebbene questa mostra è stata visitata da non meno di mezzo milione di persone e l’opera di casa nostra (lo diciamo con orgoglio di mugellano), ha avuto uno straordinario successo. E pensare che tanti borghigiani e mugellani non sanno nemmeno dov’è ubicata. Ma lasciamo perdere. Non è la prima volta che questo prezioso dipinto di Giotto, o perlomeno attribuito all’unanimità al sommo pittore mugellano da tutti gli esperti, che lascia la Pieve di Borgo San Lorenzo, in grandiose rassegne d’arte mondiali, poiché è una delle rare opere su legno che ovviamente, con tutte le cautele può essere trasportata; e poi, si dice il destino, è l’unica opera di Giotto esistente nella terra mugellana, dove è nato e vissuto. Scritto questo, lo scorso mercoledi 13 gennaio 2016, ospiti del pievano don Maurizio Tagliaferri, con l’amico Giuseppe Panchetti, senza ombra di dubbio uno dei massimi esperti della storia, dell’architettura e dell’arte della secolare chiesa borghigiana, abbiamo assistito al ritorno a casa della Madonnina di Giotto, a cura della sovrintendenza presente con la dott.ssa Zaccheddu e dai tecnici di una Azienda specializzata in trasporto di opere d’arte giunti a Borgo San Lorenzo direttamente da Milano. Con una cura meticolosa, con una incredibile attenzione, è stata tolta da un primo sarcofago, poi da una teca in cristallo (all’interno c’era il sale - !! - per attirare l’eventuale umidità), e dopo una ulteriore verifica è stata ricollocata nella sua sede naturale, nella colonna di destra del presbiterio. Ricordiamo agli appassionati che la storia di questa pala è davvero singolare. Per tanti secoli l’immagine era custodita all’interno dell’Oratorio di Sant’Omobono, veneratissima dalla popolazione, chiamata la “morettina”, poichè nel corso di centinaia d’anni il fumo delle candele che ardevano davanti all’immagine avevano annerito il volto della Madonnina. Una volta chiuso l’Oratorio nel 1933 e tolta dall’Altare centrale per essere portata all’Opificio delle Pietre Dure in Firenze, dopo un lavoro lungo ed accuratissimo di restauro, tutti gli esperti e gli addetti furono concordi nel dichiarare la paternità a Giotto, senza ombra di dubbio. La storia poi ci ricorda che l’Oratorio di Sant’Omobono è stato completamente restaurato (è una sinfonia “chiniana”), e l’opera giottesca è stata da tempo collocata nella colonna di destra attigua all’Altare Maggiore della Pieve borghigiana. Mi si dice, ma è tutto da verificare, che l’opera giottesca è stata richiesta dalla Cattedrale di Cracovia la prossima estate in occasione della “Giornata Mondiale della Gioventù”. Sarebbe magnifico che milioni di giovani che converranno da tutto il mondo nella città di Papa Giovanni Paolo II°, visionassero e si soffermassero davanti alla “Madonnina” mugellana. Comunque ne riparleremo. Ma non abbiamo finito. Ci giunge notizia, ovattata, che la Pieve di Borgo San Lorenzo custodiva un’opera di uno dei più grandi artisti rinascimentali del mondo….; alla prossima. (Aldo Giovannini)

Foto
E’ appena giunto nella Pieve di Borgo San Lorenzo (Mugello) da Palazzo Reale di Milano, il contenitore con la tavola della Madonna di Giotto, sotto la sorveglianza della dott.ssa Maria Pia Zaccheddu della Soprintendenza di Firenze e del Pievano don Maurizio Tagliaferri.