"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
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DUE MUGELLANI “GIUSTI FRA LE NAZIONI” (2016-05-17)



Ci è giunta da Gerusalemme una bella nota dai fratelli, Renato e Dinah Spiegel, di origini ebree che furono salvati dai tedeschi in piena II° Guerra Mondiale nel 1943, grazie al coraggio di due borghigiani: Monsignor Ugo Corsini, pievano di Borgo San Lorenzo e Antonio Gigli, dipendente comunale, ufficiale dello Stato Civile. Ma prima di scrivere quello che ci è giunto da Israele, ecco il ricordo di questa tragica pagina storica “ - Quante belle storie rimaste custodite nella mente e mai divulgate ci saranno in giro, ma la storia fa come l’olio “torna sempre a galla” (molti soloni tentano sempre nasconderla), a raccontarci episodi di vita vissuta, veri, genuini, semplici, a tratti eroici, come appunto la storia di una famigliola di origini ebree, che a Borgo San Lorenzo durante la seconda guerra mondiale (anno 1943), trovò rifugio ed aiuto salvandosi quindi dalla deportazione nei lager nazisti. Brevemente appunto per ricordare che questo nucleo famigliare composta da Guido e Fulvia Spiegel nativi di Fiume, con i loro figlioletti Renato e Dinah, giunsero a Borgo San Lorenzo dopo un tragitto lungo e insidioso, trovando ospitalità e abitando in una casetta in via Mazzini l’antica Malacoda.
Ma in piena guerra, con i fascisti, i tedeschi e i delatori, sempre presenti, la famiglia chiese aiuto all’indimenticabile pievano don Ugo Corsini il quale d’accordo con l’ufficiale dell’Anagrafe del Comune Antonio Gigli, riuscirono a falsificare le carte d’identità (le abbiamo sotto gli occhi), cambiando nomi, cognomi e città di nascita; l’unica cosa che chiese don Corsini a questa famiglia ebrea, era quella di entrare qualche volta in chiesa durante le funzioni religiose, per non dare adito a sospetti e sussurri.
Terminata la guerra la famiglia tornò a Trieste ma dopo 50 anni ecco il loro figlioletto Renato Spiegel, ormai uomo maturo, tornare a Borgo, per rivedere il paese, incontrare i famigliari di Antonio Gigli, di mettere un fiore sulla tomba del vecchio pievano e dopo qualche anno, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, preparare la documentazione per poter un giorno ricevere un assegno vitalizio (i nonni di Renato e di Dinah Spiegal morirono ad Auschwitz), dal governo israeliano per coloro che persero tutto durante le famigerate “legge razziali”. Certo venire a conoscenza di questi puri atti eroismo, fa immensamente piacere, specialmente dopo tanti anni; don Corsini e Antonio Gigli (rischiarono la vita per salvare la vita altrui), non dissero niente e nessuno, si tennero nel loro cuore il segreto, non chiesero niente, ne beni, attestati e prebende come fecero purtroppo tanti “voltagabbana” dell’ultima ora. Anzi dopo la guerra don Corsini (testimonianza diretta dello scrivente), dovette subire più volte anche ingiurie ed offese, quando passava per la piazza per raggiunte la Pieve. Ma tant’è. Terminiamo con le parole dello stesso Renato Spiegel, quando ricordava questi personaggi: “sia benedetta la loro memoria”. Dopo aver ricordato la storia, dopo qualche mese Borgo San Lorenzo visse una pagina storica davvero grande nel senso umano della parola, quando cioè nella Sala del Consiglio Comunale (sindaco Giovanni Bettarini) e nella Pieve di San Lorenzo, alla presenza della massime autorità, civili, militari, religiose, istituzionali, furono consegnati ai famigliari di don Ugo Corsini e Antonio Gigli , la massima onorificenza del Governo d’Israele con gli attestati con medaglia d’oro riservati ai “Giusti delle Nazioni”, con i loro nomi che saranno impressi nel Viale dei Giusti. Ebbene mercoledi 11 maggio 2016, il signor Renato Spiegel da Gerusalemme ci invia le immagini fotografiche delle lastre in pietra collocate nel Viale dei Giusti, dono sono impressi i nomi di don Ugo Corsini e Antonio Gigli e cosa bellissima, più sopra si legge il nome di Gino Bartali. Non abbiamo parole per ringraziare i fratelli Renatpo e Dinah Spiegel, e da mugellani e borghigiani, non possiamo non essere orgogliosi che i nomi di questi due straordinari personaggi, che non hanno mai trovato spazio a Borgo, siano per sempre impressi nella pietra dei Giusti fra le Nazioni. Ma va bene così. Anzi, va benissimo.


Foto

Ottobre 2013. I fratelli Renato e Dinah Spiegel all’interno del palazzo Comunale di Borgo San Lorenzo dopo le consegne degli attestati “Giusti fra le Nazioni” ai famigliari di don Ugo Corsini e Antonio Gigli