"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Erbe e salute
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NOCCIOLO, CORYLUS AVELLANA (2016-05-17)



Santa Ildegarda considerava il nocciolo un rimedio utile per ridare vitalità. La corteccia ricca di tannini veniva impiegata come febbrifugo e applicata su ulcere e piaghe. Le foglie venivano utilizzate per sfiammare e favorire la cicatrizzazione dei tessuti.
Le parti utilizzate sono le gemme, ovvero il macerato glicerico. La sua azione ripristina l’elasticità del tessuto polmonare, epatico e vascolare.
Mantenendo la plasticita’ dei tessuti, ne evita l’irrigidimento e l’invecchiamento, che come risultato hanno spesso un’ infiammazione cronica che compromette la funzionalità degli organi.
I Celti consideravano i frutti di questa pianta dei veri concentrati di sapienza in grado di risvegliare la conoscenza delle arti.