"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra; spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Le Ricette di Donatella Mongardi e della dott.ssa Teresa Gandolfi.

Fanno parte del libro sulle piante spontanee mangerecce dal titolo: La botanica ... nel piatto.
In vendita presso giardino botanico Nova Arbora, telefono 051847581

Risotto agli strigoli (Silene vulgaris) (2010-11-10)

La Silene vulgaris è una pianta erbacea perenne, alta fino a 50-60 cm, è comunissima, dal livello del mare alle alte montagne, nei prati, sui cigli dei campi, nei seminati e ai margini delle strade. Si presenta glauca e d'aspetto cespuglioso.
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Ingredienti:
350 g di riso, 4 manciate di Silene vulgaris (strigoli), mezza cipolla, olio, burro, brodo e formaggio grattugiato.
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Procedimento:
Tritare la cipolla e farla appassire in olio e burro abbondanti. Versare nel tegame gli strigoli (usare solo le foglioline), lavati e tritati grossolanamente e soffriggere qualche minuto. Unire il riso, lasciare insaporire, Aggiungere il brodo poco per volta, cuocendo come un normale risotto. Servire mantecando con una noce di burro e con formaggio grattugiato.
Nota: per evitare di coprire il gusto delicato degli strigoli, si può utilizzare un porro al posto della cipolla.