"Gli Appennini sono per me un pezzo meraviglioso del creato. Alla grande pianura della regione padana segue una catena di monti che si eleva
dal basso per chiudere verso sud il continente tra due mari (....) è un così bizzarro groviglio di pareti montuose a ridosso l'una dall'altra;
spesso non si può nemmeno distinguere in che direzione scorre l'acqua."
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
J. W. Goethe, Viaggio in Italia (1786 - 1788)
Gli Articoli di Veronica:
Mauro Nativi (2006-10-18)
Pietra su pietra, sassi che il fiume leviga, che la sabbia copre, che la terra cela. Pietre che gli avi hanno raccolto, con fatica, ma anche con amore. La necessità e la pazienza hanno creato templi, chiese, palazzi ma anche semplici dimore, muri , rifugi e capanne, piccole o grandi testimonianze di un mondo oramai scomparso, ma non caduto nell’oblio, grazie a chi, il messaggio lo ha saputo cogliere. E’ così che Mauro Nativi, originario di Pavana, in provincia di Pistoia, patria di Francesco Guccini e dove ha il proprio laboratorio in Via Pavana 139, ha cominciato da tempo a cogliere le luci e le ombre di questi angoli silenti, catturandoli e riproponendoli all’occhio attento del pubblico, viaggiando per l’Appennino Tosco-Emiliano e fermandosi, assai spesso a Castiglione dei Pepoli dove annovera numerosi amici.Un opera di ‘salvataggio’ eseguita sì con il tocco del pennello, ma soprattutto con il tocco del cuore, un cuore da cui scaturisce la fonte della memoria che permette il procrastinarsi della vita.E’ così, dunque, che come in una favola, queste pietre secolari prendono anima, in calde immagini dall’antico aspetto, tanto da essere richieste, in Francia per una serie di cartoline, riprodotte poi su “ Nice-matin”. E con lo stesso garbo che domina i colori, Numerose le testimonianze di gradimento delle opere di questo artista, segnalate dalla stampa, da critici , da riviste che hanno richiesto il suo tocco per illustrare copertine o pagine. Mauro Nativi espone in numerose località ed ama essere presente nelle principali manifestazioni all’aperto dell’Appennino e dintorni dove è particolarmente apprezzato ed amato.(Per informazioni cell.347/1768588)
Veronica Balboni
Mauro Nativi (2006-10-18)
Pietra su pietra, sassi che il fiume leviga, che la sabbia copre, che la terra cela. Pietre che gli avi hanno raccolto, con fatica, ma anche con amore. La necessità e la pazienza hanno creato templi, chiese, palazzi ma anche semplici dimore, muri , rifugi e capanne, piccole o grandi testimonianze di un mondo oramai scomparso, ma non caduto nell’oblio, grazie a chi, il messaggio lo ha saputo cogliere. E’ così che Mauro Nativi, originario di Pavana, in provincia di Pistoia, patria di Francesco Guccini e dove ha il proprio laboratorio in Via Pavana 139, ha cominciato da tempo a cogliere le luci e le ombre di questi angoli silenti, catturandoli e riproponendoli all’occhio attento del pubblico, viaggiando per l’Appennino Tosco-Emiliano e fermandosi, assai spesso a Castiglione dei Pepoli dove annovera numerosi amici.Un opera di ‘salvataggio’ eseguita sì con il tocco del pennello, ma soprattutto con il tocco del cuore, un cuore da cui scaturisce la fonte della memoria che permette il procrastinarsi della vita.E’ così, dunque, che come in una favola, queste pietre secolari prendono anima, in calde immagini dall’antico aspetto, tanto da essere richieste, in Francia per una serie di cartoline, riprodotte poi su “ Nice-matin”. E con lo stesso garbo che domina i colori, Numerose le testimonianze di gradimento delle opere di questo artista, segnalate dalla stampa, da critici , da riviste che hanno richiesto il suo tocco per illustrare copertine o pagine. Mauro Nativi espone in numerose località ed ama essere presente nelle principali manifestazioni all’aperto dell’Appennino e dintorni dove è particolarmente apprezzato ed amato.(Per informazioni cell.347/1768588)
Veronica Balboni